“Tutto è compiuto”: la speranza
che nasce dalla croce
Don Fernando rivolge alla comunità l’augurio per la Pasqua, ricordando che la speranza cristiana non è attesa passiva, ma dono dello Spirito e testimonianza. Un invito a lasciarsi interpellare dalla parola della croce e ad accogliere l’attualità del messaggio di don Tonino Bello.

di Fernando Altieri
Siamo ormai prossimi alla Santa Pasqua e desidero porgere a tutti voi, membri della comunità di Santa Maria del Carmelo, l’augurio più sincero e affettuoso, affinché la vostra festa sia celebrata con gioia, semplicità e gratitudine per il compimento della Rivelazione nell’ultimo atto della morte e Resurrezione di Gesù.
“Tutto è compiuto”, proclama Gesù dalla croce poco prima di spirare (Gv 19,30).
In quelle tre semplici ma straordinarie parole si racchiude l’intero cammino di salvezza dell’umanità, iniziato con Abramo e proseguito dal popolo dell’alleanza, di cui siamo misteriosamente discendenti.
La speranza, da quel momento, si trasforma in qualcosa di immensamente più grande di una mera attesa di eventi favorevoli nella nostra esistenza. Essa è un dono dello Spirito Santo, inseparabile dalla fede e dalla carità, diventando così fonte e origine di testimonianza per contagiare e sollevare coloro che vivono nella disperazione.
In uno degli articoli che seguono, in questo numero del nostro Notiziario, si può far tesoro di alcune riflessioni molto appropriate sul legame che esiste tra speranza e testimonianza cristiana. Si tratta del messaggio che l’anno santo ci invita ad abbracciare.
Ed è anche il messaggio che don Tonino Bello ci ha lasciato poco prima di tornare al Padre, e che vi invito a leggere di seguito, assaporandone l’attualità.
Buona Pasqua.
Come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi con le formule consumate del vocabolario di circostanza, vi arrivasse con una stretta di mano, con uno sguardo profondo, con un sorriso senza parole!
Come vorrei togliervi dall’anima, quasi dall’imboccatura di un sepolcro, il macigno che ostruisce la vostra libertà, che non dà spiragli alla vostra letizia, che blocca la vostra pace!
Posso dirvi però una parola. Sillabandola con lentezza per farvi capire di quanto amore intendo caricarla: “coraggio”!
La risurrezione di Gesù Cristo, nostro indistruttibile amore, è il paradigma dei nostri destini.
La risurrezione. Non la distruzione. Non la catastrofe. Non l’olocausto planetario. Non la fine. Non il precipitare nel nulla.
Don Tonino Bello